Tutto sulla privacy in auto e sul trattamento dei tuoi dati. Le auto moderne raccolgono informazioni personali, ma come vengono utilizzate? E come puoi proteggere la tua privacy?
Ecco tutto ciò che è necessario sapere quando siamo in automobile sulla privacy nelle automobili ed il trattamento dei nostri dati. Sappiamo che oggi siamo dipendenti dai dispositivi digitali, ed anche le automobili potrebbero raccogliere informazioni personali sugli utenti.
Non tutti ci pensano, ma si tratta di un argomento che sta diventando sempre più rilevante. È importante essere consapevoli di quali informazioni vengono raccolte e come vengono utilizzate, e fare tutto il possibile per proteggere la propria privacy.
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Chip e funzionalità comode
Le auto moderne necessitano tra 1.000 e 3.000 chip, un dato che è diventato di dominio pubblico a causa della carenza globale di semiconduttori. Questi chip rendono le automobili simili a un computer, con funzioni che anni fa erano considerata da film di fantascienza. Un esempio pratico sono le app che permettono di sbloccare il veicolo a distanza, in maniera semplice e comoda.
Dobbiamo però sempre ricordare che tutto ciò che funziona a favore degli utenti può anche avere un effetto “boomerang”. Ed è facile immaginare che prima o poi un’auto possa essere hackerata, con qualche malintenzionato che potrebbe prendere il controllo del volante, della velocità o del sistema frenante. Certo, al momento si tratta di una ipotesi remota, tant’è che ad oggi anche i tentativi di hackeraggio andati a segno sono stati esperimenti in contesti di ricerca informatica, ma tant’è.
Le auto raccolgono i nostri dati, ma che fine fanno?
C’è da aggiungere che oggi le automobili sono costantemente in ascolto, raccolgono e registrano informazioni sugli utenti. In un mondo pieno di dispositivi intelligenti, come televisori, elettrodomestici da cucina, altoparlanti, non c’è dubbio che qualcuno ci stia “spiando”. Più app si utilizzano per ordinare la spesa, risparmiare sul carburante, gestire il budget e persino meditare, più si viene tracciati.
Come racconta Jean-Paul Schmetz, esperto di privacy digitale e CEO di Ghostery, se si utilizza CarPlay, va ricordato che Apple tiene da qualche parte un registro di tutto ciò che si sta facendo nel veicolo, e lo stesso vale ovviamente per Android.
Un’auto conosce il nome dell’utente, gli indirizzi di casa e di lavoro, i codici del garage, il numero di telefono e l’email, oltre a dove si trova, dove è stato e dove sta andando. Le auto con microfoni e telecamere effettuano e memorizzano registrazioni vocali, e tutti i dati dai dispositivi che si connettono al veicolo vengono anche raccolti, il che significa i messaggi di testo, registri delle chiamate, posizioni mappate, ecc.
E’ possibile bloccare il tracciamento nelle automobili?
Tornando all’automobile e alla privacy, va detto che a differenza del desktop o del browser mobile dove si possono installare specifici software per bloccare il tracciamento, è molto difficile bloccare i dati personali in auto. La cosa migliore da fare è entrare nelle impostazioni di tutte le app sui dispositivi e rimuovere manualmente il consenso per la raccolta e l’uso delle informazioni.
Una delle questioni è che non si sa esattamente come le informazioni vengono catalogate e utilizzate. Bisogna operare sotto l’assunto che i dati che l’auto raccoglie saranno utilizzati in diversi modi differenti che non si possono controllare o da cui non si può ritirare il consenso successivamente. Di solito si tratta di dati venduti agli inserzionisti, ma potrebbero anche essere venduti alle assicurazioni o ad altre imprese terze che potrebbero essere interessate.
Eliminare i dati personali in automobile per la privacy
Come si possono eliminare i propri dati dall’auto? Cancellare i dati che un’auto raccoglie non è semplice come cancellare le informazioni dal proprio iPhone. E’ necessario trovare l’impostazione corretta nel labirinto di voci del ‘Menu’ che permette di rimuovere il consenso a essere tracciati e sperare che i produttori rispettino questa scelta.
Anche perchè ovviamente le case automobilistiche ed i produttori di software non hanno alcun beneficio quando si blocca la raccolta dei dati. Bisogna armarsi di pazienza e cercare dove sia l’opzione corretta per il rifiuto alla cessione dei propri dati.
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