E’ successo a Palermo, dove negli ultimi anni era stato notato un giro di immatricolazioni di auto straniere decisamente superiore alla norma. Sono state arrestate ben 21 persone, tra funzionari e dipendenti della Motorizzazione civile di Palermo e responsabili di agenzie disbrigo pratiche automobilistiche, per reati di corruzione, accesso abusivo a sistema informatico o telematico e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
L’indagine è partita dall’attività di monitoraggio e repressione del fenomeno del riciclaggio di autovetture ed in particolare attraverso l’analisi delle pratiche di nazionalizzazione, cioè di immatricolazione dei veicoli provenienti dall’estero, evase dalla Motorizzazione di Palermo.
Gli agenti della Polizia di Stato durante i controlli hanno riscontrato che nel corso degli ultimi anni le nazionalizzazioni effettuate presso quell’ufficio avevano avuto una costante e sospetta crescita esponenziale. Per dare l’idea dei numeri le pratiche di immatricolazione erano passate dalle 7.740 del 2016 alle 20.465 del 2019.
I poliziotti hanno poi rilevato che gli intestatari delle pratiche erano per oltre l‘ottanta per cento residenti fuori la provincia di Palermo e che la quasi totalità di tali fascicoli era stata commissionata da un ristretto numero di agenzie palermitane. E proprio le agenzie hanno esercitato di fatto una sorta di monopolio del mercato delle nazionalizzazioni, falsando così il libero mercato a danno delle altre agenzie concorrenti.
Grazie ad intercettazioni audio e video, gli investigatori hanno scoperto che inserire somme di denaro all’interno dei fascicoli per la trattazione delle pratiche dirette ai funzionari della Motorizzazione Civile era una diffusa consuetudine.
In questo modo la procedura avveniva senza che la documentazione fosse completa o regolare, i collaudi di tali veicoli, benché obbligatori, non venivano effettuati e i duplicati di carte di circolazione venivano emessi al fine di modificare i dati dei veicoli, in assenza dei requisiti previsti dalla norma.
Tra le 21 persone arrestate ci sono otto funzionari dell’Area veicoli della Motorizzazione con 60 episodi per cui i pubblici ufficiali risultano indagati mentre il gip al momento ha disposto il sequestro di 35.000 euro.
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