[titolo_sezione]Excalibur Phaeton[/titolo_sezione]
Auto strane: con Excalibur Phaeton ammiriamo il neoclassicismo dell’automobile
Voglio iniziare con una delle scoperte più strane dei due padiglioni di Rho Fiera Milano dedicati a Milano AutoClassica: la Excalibur Phaeton. All’apparenza, infatti, questa vettura non ha nulla che possa ricondurre alle auto strane, e anzi appare come un’elegante vettura anni 20 o 30. Ma come reagite se vi dico che questa vettura è del 1977? E no, non fu restaurata nel 1977. Fu proprio prodotta nel 1977! Un po’ fuori tempo, no?
Eppure, era proprio questa la filosofia di Excalibur Automobile Corporation, un esempio lampante di interesse trash da parte degli americani per la cultura europea. Il nome dell’azienda, Excalibur, e il suo simbolo (la spada Excalibur, l’arma leggendaria di Re Artù) farebbe pensare ad un’azienda inglese. Ma no: la Excalibur nacque nel 1965 a Milwaukee, nel Wisconsin, Stati Uniti. Il suo fondatore, Brooks Stevens, disegnò la prima vettura nel 1965 per la Studebaker, ispirandosi alla Mercedes SS del 1928 e a una Bugatti dello stesso periodo. La sua idea infatti era quella di creare un neoclassicismo dell’automobile: chiamava infatti le vetture auto neoclassiche, perché avevano dei motori moderni di grossa cilindrata (motori Chevrolet) su scocche e telai il cui design copiava e riprendeva quello delle grandi ed eleganti auto di lusso degli anni Venti e Trenta.
Per sua sfortuna, Stevens non ebbe molto successo. Le Excalibur, infatti, piacquero poco e solo negli States, dove per lo più erano impiegate come auto da cerimonia (e tuttora si trovano in questo mercato molto di nicchia).