La polizia statunitense sta rivolgendo un maggiore sguardo verso le strade, ed in particolare sui veicoli a guida autonoma, simili a quelli utilizzati da Waymo e Cruise. Queste auto, considerate come telecamere di sorveglianza su quattro ruote, registrano un’infinita quantità di ore di dati e video mentre si spostano. Tuttavia, l’utilizzo di tali riprese da parte delle autorità è ancora un argomento dibattuto.
L’aumento della presenza di auto a guida autonoma sulle strade americane sta sollevando importanti questioni etiche riguardo all’utilizzo delle registrazioni effettuate da questi veicoli a fini di sorveglianza. Le autorità dimostrano un interesse crescente nell’accedere a tali registrazioni al fine di raccogliere prove nelle indagini penali. Ciò solleva tuttavia interrogativi sulla privacy dei cittadini e sulla mancanza di adeguate protezioni per la loro sicurezza digitale.
Guida autonoma come prova in un caso di omicidio
Negli scorsi mesi, a San Francisco, si è verificata una condanna per omicidio che ha destato particolare interesse. La polizia, alla ricerca di ulteriori prove, si è rivolta a Waymo per ottenerle. Durante l’indagine, le forze dell’ordine hanno notato una flotta di veicoli autonomi Waymo nella zona e hanno richiesto all’azienda di fornire ore di riprese legate all’omicidio di un autista di Uber ucciso tra un turno e l’altro.
Mentre è sicuramente un passo positivo che alla fine l’assassino sia stato assicurato alla giustizia, l’eticità dell’accesso delle forze dell’ordine a tali registrazioni resta da dimostrare. Waymo afferma di rispettare le leggi, ma in alcuni casi si è opposta a fornire qualsiasi informazione. Inoltre, l’azienda ha spesso oscurato le targhe e i volti delle persone per proteggere la privacy dei passanti che potrebbero comparire nelle immagini richieste dal mandato della polizia.
Cruise, l’altra azienda che si occupa di guida autonoma, sembra condividere la stessa visione di Waymo riguardo alla protezione della privacy. Pertanto, vengono divulgati dati rilevanti solo in risposta a questioni legali o situazioni di emergenza, in modo da poter aiutare le persone in pericolo immediato.
Gli aspetti legali e la normativa che non c’è
L’accesso alle registrazioni delle auto a guida autonoma solleva anche interrogativi sulla quantità di informazioni raccolte da questi veicoli. Le aziende che si occupano di guida autonoma hanno la capacità di raccogliere enormi quantità di dati sui movimenti delle persone e sulle loro attività quotidiane. In assenza di leggi e regolamenti adeguati per regolare l’utilizzo di tali dati, queste aziende potrebbero ottenere un accesso senza precedenti alle informazioni personali dei cittadini.
È di fondamentale importanza stabilire norme e regolamenti adeguati per proteggere la privacy dei cittadini e garantire un uso responsabile di queste tecnologie di sorveglianza. La trasparenza e il controllo sulle informazioni personali rappresentano elementi chiave per mitigare i rischi derivanti dall’aumento delle auto a guida autonoma e per garantire la protezione dei diritti individuali.
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