Le case automobilistiche cinesi hanno conquistato il 76% del mercato globale delle auto elettriche e ibride plug-in (PHEV), consolidando la loro posizione di leader assoluti del settore. Secondo i dati di Rho Motion, questo risultato è stato ottenuto senza una presenza negli Stati Uniti, il secondo mercato automobilistico più grande del mondo.
Invece di puntare sugli USA, dove sono sottoposti a dazi importanti, i produttori cinesi hanno concentrato i loro sforzi di espansione su mercati emergenti e paesi europei selezionati, sfruttando la debolezza delle industrie automobilistiche locali e proponendo modelli dal prezzo competitivo.
La crescita in Europa e nei mercati emergenti
La penetrazione dei marchi cinesi in Germania rimane ancora limitata, con solo il 4% delle 578.000 auto elettriche vendute nel 2024. Tuttavia, i risultati sono molto più significativi in altri paesi europei.
Nel Regno Unito le auto elettriche cinesi rappresentano il 7% delle vendite, mentre in Francia il dato si attesta al 5%. In Svezia i marchi cinesi hanno conquistato il 5% del mercato, mentre in Norvegia la quota sale all’8%.
Ancora più rilevanti sono i numeri di Spagna e Austria, dove le auto cinesi rappresentano rispettivamente il 10% e l’11% del totale venduto. Questi dati dimostrano un’accettazione crescente da parte dei consumatori europei nei confronti dei veicoli elettrici provenienti dalla Cina.
Al di fuori dell’Europa, le case automobilistiche cinesi hanno ottenuto risultati ancora più impressionanti.
In Brasile, l’82% delle auto elettriche e ibride vendute nel 2024 proviene dalla Cina. La situazione è simile in Thailandia, dove i marchi cinesi detengono il 77% del mercato, e in Messico, con una quota del 70%.
Tendenze simili si registrano anche in Indonesia (75%), Malaysia (52%), Nepal (74%) e Israele (64%), confermando un’espansione capillare nei mercati con un’industria automobilistica meno sviluppata.
Perché le auto elettriche cinesi sono in vantaggio?
Il successo delle case automobilistiche cinesi è il risultato di diversi fattori. Molti dei mercati emergenti in cui operano non hanno una forte produzione locale di auto, facilitando l’ingresso di produttori stranieri.
Inoltre, il governo cinese ha investito centinaia di miliardi di dollari nel settore, fornendo incentivi e sussidi per oltre 231 miliardi di dollari tra il 2009 e il 2023. Questo sostegno ha permesso ai produttori cinesi di offrire auto elettriche a prezzi più competitivi rispetto ai concorrenti occidentali, garantendo loro un vantaggio decisivo.
E mentre i produttori occidentali cercano di colmare il divario tecnologico e di costi, i marchi cinesi si stanno affermando come i principali protagonisti della transizione verso la mobilità elettrica.
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