Nei dintorni di Parigi, alcuni esploratori hanno scoperto, entrandoci, un parco abbandonato ospitante migliaia di auto elettriche car sharing Autolib abbandonate, e in rovina. Di fatto, hanno scoperto quello che si può definire un cimitero automobilistico a cielo aperto, il cimitero di Autolib.
Per chi non la conoscesse, Autolib era un’azienda, inaugurata nel 2011, nata con lo scopo di produrre veicoli elettrici destinati al car sharing di Parigi, con alcune delle sue vetture usate anche a Milano e Torino. Si trattava di vere e proprie microcar, piccole, ecologiche e self-service, che si potevano usare con un sistema di abbonamento e tariffa a consumo.
Il cimitero delle auto elettriche car sharing è l’evidenza di un fallimento
Il servizio di Autolib è durato 7 anni, venendo abbastanza apprezzato in loco. Tuttavia, l’apprezzamento da parte dei cittadini non è bastato, e nel 2018 i debiti accumulati sono diventati troppo importanti, al punto da decretare la fine della società. Autolib, parte del gruppo Bolloré, è stato definitivamente interrotto nel giugno del 2018: in seguito, alcune delle vetture in buone condizioni sono state messe in vendita, mentre la più parte è stata messa da parte.
Solo ora, alcuni esploratori hanno scoperto che “messe da parte” è significato abbandonarle, tutte allineate, in un lotto vuoto a Loir-et-Cher, nei pressi di Romorantin. I veicoli sono stati lasciati alle intemperie, senza cure né altro, e oggi sono tutti in rovina, al punto che non possono essere più vendute. Anche perché, in natura, le auto degradano facilmente, rendendo così sia difficile che, soprattutto, molto dispendioso, farci qualcosa per rimetterle in sesto.
Il lato positivo è che questi veicoli sono privi di batterie, segno che sono state smaltite o rivendute in qualche modo: al contrario, si sarebbe trattato di una vera e propria catastrofe naturale, visto che gli accumulatori abbandonati sono decisamente inquinanti. A conti fatti, però, l’annuncio di Bolloré non si è concretizzato: la società aveva infatti detto che le Autolib sarebbero state rivendute, ma solo un centinaio sono state effettivamente date a nuovi acquirenti, con un prezzo di 3.700 euro. Le altre, invece, ora sono testimoni di un grosso fallimento.
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