Le auto da rally più belle di tutti i tempi possono essere cercate tra le protagonista degli anni novanta e i primi duemila, quando il duo nipponico Subaru Impreza WRC e Mitsubishi Lancer Evo, la facevano da padrone.
Ma i due soli d’Oriente sono stati una parentesi in un motorsport europeo e da sempre dominato da vetture europee: e non a caso, le auto da rally più belle di tutti i tempi sono originarie proprio del Vecchio Continente.
Motorsport che trovo personalmente più appagante rispetto alla Formula 1, il World Rally Championship coinvolge 6 continenti e 15 Paesi, con i piloti che affrontano tantissimi tipi di terreno diversi, percorrendo strade dissestate, in mezzo alla natura, a oltre 150 km/h. Come detto, per anni il duo nipponico ha acceso gli animi di tutti, e in particolare la Subaru è ancora oggi il primo nome che viene in mente, in quanto la Impreza è stata l’unica in grado di ottenere 6 titoli WRC in otto anni, guidata da piloti di spicco come Colin McRae, al quale non a caso è stata dedicata un’intera serie di videogiochi.
Subaru a parte, però, sono le auto da rally europee ad aver acceso altrettanto gli animi, con modelli iconici tanto quanto la vettura giapponese. Quali sono? Scopriamolo insieme!
Auto da rally: la Fiat 131 Abarth
Le auto da rally italiane più famose sono tutte a marchio Lancia, e in particolar modo Delta e Stratos (meno la 037). Ma anche Fiat–Abarth ha avuto la sua brevissima parentesi nel WRC: la Fiat 131 Abarth ha gareggiato per sole 3 stagioni, dal 1977 al 1980, ma i piloti che l’hanno guidata si sono abituati a salire spesso sul podio, visto che lei era inarrestabile.
E tutto a discapito di prestazioni che, sulla carta, non facevano gridare al miracolo: un motore di appena 140 CV e due ruote motrici, uniti però a un telaio leggerissimo che rendeva la 131 agile e veloce in quasi tutte le situazioni in cui ha gareggiato. Un elevato rapporto peso/potenza che le ha permesso di ottenere tre titoli costruttori consecutuvi, e due titoli pilota.
Citroën C4 WRC
Dalla Saxo alla DS3, il costruttore francese ha un’eccellente tradizione rallystica, seconda solo a Lancia. Ma la sua auto da rally più iconica è curiosamente anche una delle sue vetture meno riuscite: la Citroën C4, berlina hatchback che fino all’attuale generazione, più coupé, non ha mai fatto breccia.
E tuttavia, la Citroën C4 WRC, a differenza della stradale, ha saputo regalare grandi emozioni per merito del motore 4 cilindri turbo da 315 CV e di una messa a punto intelligente che le ha permesso di ottenere 36 vittorie, tre titoli costruttori e quattro titoli piloti in quattro anni, battendo un rivale quale il team M-Sport Ford e le non scontate Ford Focus RS WRC. Uno dei piloti Citroën, tra l’altro, è Sebastien Loeb, oggi pilota di Extreme E!
Audi Quattro, la Leggenda
Il marchio di Ingolstadt deve la sua notorietà proprio al rally, e le sue auto ancora oggi hanno un’impostazione sportiva alla guida derivata proprio dal campionato offroad, e dall’Audi Quattro, una delle auto da rally più famose della storia. Basti pensare che il suo nome rimane vivo, e indica la trazione integrale dell’azienda.
L’Audi Quattro, parte del Gruppo B, ha accumulato 23 vittorie nei rally, due titoli costruttori e due piloti. Risultati certamente grandiosi, ma inferiori ad altre. Sono proprio le capacità tecniche dell’Audi Quattro ad averla resa una leggenda, e in particolare l’inedita configurazione delle 4 ruote motrici inedita fino a quel momento e che ha fatto poi da standard per tutte le vetture della competizione. Anche se, da italiani, dobbiamo dirlo: nemmeno la proverbiale trazione Quattro è riuscita a resistere alle due ruote motrici della Lancia 037. L’italiana, infatti, riuscì a battere la temibile tedesca nel 1983.
Volkswagen Polo R WRC
La Polo è presente nel campionato WRC da molto, eppure solo l’ultima generazione ha fatto sognare in grande stile. Goodwood l’ha definita come “probabilmente l’auto da rally più dominante di tutti i tempi“, anche se in realtà la Volkswagen Polo R WRC ha gareggiato solo per quattro anni. Quattro anni molto intensi.
In questo brevissimo periodo, infatti, la compatta di Wolfsburg ha ottenuto 12 titoli (piloti e costruttori) e 87 podi, con il team che aveva quasi il 90% di possibilità di vittoria in ogni gara a vui partecipava. Inoltre, uno dei piloti della Polo R, Sébastien Ogier, è riuscito a mantenere il primo posto nel Campionato Piloti per 986 giorni di fila. Il dominio della Polo è terminato nel 2019, con motivazione ufficiale, da parte dell’azienda, di preferire investire i soldi nelle auto elettriche rispetto a motorsport (non a caso è nata poi la gamma ID). Non è da escludere, comunque, che il ritiro sia una delle più gravi conseguenze del Dieselgate.
Lancia Delta HF Integrale, la Regina dei Rally
Se l’Audi Quattro è una leggenda, la Lancia Delta HF Integrale è una vera e propria divinità, almeno nel Bel Paese. Non potevamo inserire tutte le auto da rally di Lancia, visto che il marchio italiano è stato uno dei più generosi nel campionato, e per questo abbiamo scelto il simbolo del rally italiano.
Dominatrice delle strade offroad dal 1988 al 1993, la Deltona aveva 185 CV di potenza, telaio aerodinamico e leggero, e una trazione integrale pensata appositamente per il rally che le hanno permesso di ottenere 35 vittorie, 96 podi, 5 titoli mondiali costruttori e 3 titoli piloti. È lei che, insieme alla precedente versione Delta 4WD, ha contribuito maggiormente a fare di Lancia il costruttore con più titoli della storia, ancora oggi.