parchimetro

L’ausiliario in borghese può fare multe per divieto di sosta

Non ci sono scuse...

Se siete tra quelli che parcheggiano in divieto dando un occhio se vedete arrivare una divisa, sappiate che il metodo non funziona più.

L’occasione di parlarne ce lo da un fatto di cronaca avvenuto a Treviglio, in provincia di Bergamo. Un uomo parcheggia, si accorge di non avere la moneta per pagare il parchimetro, va a cambiare i soldi comprando il giornale e, tornando indietro vede qualcosa di strano. Ammesso che la prima parte sia vera e sincera, sicuramente non c’è dubbio sulla seconda: un uomo si aggira attorno all’automobile, e infila il classico foglietto sotto al parabrezza.

Cos’è successo? Semplicemente un ausiliario del traffico che, senza alcuna divisa, ha elevato la contravvenzione per poi allontanarsi. Se la scusa del non aver moneta è ormai trita e ritrita, e che in molti comuni si può pagare con bancomat o carta di credito, è interessante la questione della divisa.

Come riporta il Corriere, il comandante della Polizia locale di Treviglio precisa che “non esiste una divisa per gli ausiliari” e che “può addirittura girare in borghese e quindi è legittimo che nel caso in questione possa aver elevato la contravvenzione”. Di solito devono usare la pettorina o il giubbotto di “ausiliario” per essere riconoscibili. Evidentemente, l’ausiliario in questione quel giorno l’aveva lasciato a casa. La multa comunque, vale.

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