Audi PB18 e-tron: da 0 a 100 km/h in soli 2 secondi, grazie a tre motori per 775 Cv di potenza e oltre 500 Km di autonomia. Si, è una supercar con batterie allo stato solido.
Caratterizzata da una generosa impronta a terra e da un ridotto sviluppo verticale, Audi PB18 e-tron è stata disegnata nel Centro Stile di Malibu, in California. L’Audi PB18 e-tron si avvale dell’esperienza in pista e dei molteplici successi conseguiti a Le Mans dalla Casa di Ingolstadt. Lo sviluppo è stato affidato ad Audi Sport, affiliata del Brand specializzata nei modelli high performance. Il nome PB18 e-tron evoca chiaramente la sede della première, Pebble Beach. Ma anche il DNA della tecnologia elettrica condivisa con l’Audi R18 e-tron, vincente in competizioni di categoria LMP1. Le prestazioni annunciate sono notevoli: con tre motori, due posteriori e uno anteriore, la potenza arriva sino a 775 CV.
Con trazione quattro Audi, sospensioni push-rod e pull-rod. E la chicca della posizione di guida variabile: centrale o laterale. In Audi hanno voluto infatti offrire al conducente un’esperienza inedita, solitamente possibile solo a bordo di una vettura da competizione. Ecco perché hanno progettato l’abitacolo in funzione della posizione di guida ideale, al centro. Più impressionante è l’accelerazione: da 0 a 100 km/h si impiegano solo 2 secondi. Quanto all’autonomia, si parla di oltre 500 km nel ciclo WLTP, con un pacco-batterie capace di 95 kWh. Tutto questo grazie al fatto che, al di là delle apparenze, la supercar Audi è leggera (1.550 kg) e anche compatta. Grazie a una coda quasi tronca, è lunga non più di 4,53 metri, larga 2 e alta appena 1,15, con un’eccezionale penetrazione aerodinamica.
Un cockpit completamente digitale, ma dal design essenziale, è in grado di scorrere trasversalmente (solidalmente con il sedile del conducente) per trasformare la vettura in una monoposto, offrendo migliore visibilità e controllo al pilota in caso di track day.
Sulla Audi PB18 e-tron a guidare è il conducente. A bordo non sono presenti sistemi di guida autonoma e nemmeno le classiche dotazioni votate al comfort che, inevitabilmente, incidono sul peso dell’auto. Il sedile del conducente e la plancia sono integrati in una monoscocca interna, spostabile lateralmente e posizionabile, qualora si viaggi da soli, al centro dell’abitacolo, come a bordo di una monoposto.