Audi mobilità elettrica

Audi mobilità elettrica: oltre 30 modelli elettrificati entro il 2025

Oltre 30 modelli a elevata elettrificazione entro il 2025, dei quali 20 integralmente elettrici.

Audi mobilità elettricaAudi prosegue nell’elettrificazione della gamma e nella trasformazione da costruttore a fornitore di servizi per la mobilità sostenibile. La Casa dei quattro anelli potrà contare su quattro piattaforme elettriche dedicate, così da coprire tutti i segmenti di mercato.

Entro la fine del 2019, l’offensiva plug-in hybrid si comporrà di quattro nuovi modelli, cui seguiranno ulteriori novità nel 2020. L’elettrificazione del Brand si estende a settori strategici quali la produzione e la formazione del personale.

Entro il 2025 Audi presenterà 30 modelli a elevata elettrificazione, venti dei quali integralmente elettrici. Per raggiungere i propri obiettivi, Audi sfrutterà le sinergie di gruppo e baserà la produzione dei modelli elettrici su quattro piattaforme.

Il SUV e-tron, prima vettura integralmente elettrica della Casa dei quattro anelli, adotta una variante del pianale modulare longitudinale MLB Evo. Entro la fine del 2020, debutterà la versione di serie della sportiva Audi e-tron GT concept, realizzata sulla piattaforma J1 sviluppata da Porsche. All’inizio del 2021 i riflettori si accenderanno sul primo modello Audi basato sulla piattaforma modulare elettrica MEB del Gruppo Volkswagen, vale a dire il SUV compatto Q4 e-tron, porta d’ingresso alla gamma a zero emissioni dei quattro anelli.

Pianale MEB che costituirà l’ossatura portante di molteplici modelli elettrici Audi compatti e di classe media. Le vetture elettriche Audi di segmento medio, full size e luxury adotteranno anch’esse un pianale dedicato: la Premium Plattform Electric (PPE) concepita e sviluppata in collaborazione con Porsche.

Oltre al mondo BEV, Audi presidia il segmento plug-in hybrid. I nuovi modelli PHEV condividono l’abbinamento di un motore TFSI – turbo a iniezione diretta della benzina – con un propulsore elettrico e una batteria agli ioni di litio, così da percorrere decine di chilometri a zero emissioni.

Entro la fine del 2019 la gamma Audi plug-in potrà contare su quattro modelli – più precisamente A7 Sportback, A8 L, Q5 e Q7 TFSI e – mentre nel 2020 ulteriori proposte amplieranno l’offerta nel segmento PHEV.

Entro il 2023, Audi investirà circa 14 miliardi di euro nei settori dell’e-mobility, della guida autonoma e della digitalizzazione. Risorse destinate, oltre che allo sviluppo dei prodotti, alla formazione e qualificazione del personale.

La casa di Ingolstadt si impegna per la decarbonizzazione della filiera produttiva, spaziando dalla produzione delle materie prime sino al riciclo e alla conversione in favore delle energie rinnovabili. Entro il 2025, Audi si pone l’obiettivo di ridurre del 30% le emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita delle proprie vetture rispetto al 2015, mirando nel lungo termine a una mobilità totalmente sostenibile e a un bilancio carbon neutral di tutte le attività del Brand entro il 2050.

Volkswagen Group ha promosso nel 2017 la nascita di IONITY, joint venture tra BMW, Daimler AG, Ford Motor Company e i marchi Audi e Porsche per la creazione di una rete europea di ricarica ultra rapida a corrente continua (DC).

Entro il 2020 è prevista la realizzazione, in 25 Paesi, di 400 stazioni High-Power-Charging (HPC) a distanza massima di 120 chilometri l’una dall’altra. In Italia, Enel X collabora con IONITY per installare fino a 30 siti di ricarica HPC nella Penisola. Dopo aver inaugurato a gennaio in Toscana la prima stazione di ricarica rapida della rete IONITY, collocata presso il Valdichiana Outlet Village, a Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo, Enel X ha recentemente reso attiva la seconda stazione IONITY in Italia, situata a Carpi.

Oltre all’impegno nell’alleanza IONITY, Audi mira alla realizzazione di partnership con i gruppi energetici locali e le aziende municipalizzate così da offrire ai propri Clienti energia elettrica “pulita”. Altrettanto cruciale, per la Casa dei quattro anelli, è lo sviluppo di un ecosistema elettrico che supporti la rete di ricarica anziché sovraccaricarla. Il Brand è impegnato nel sostegno allo sviluppo di reti domestiche intelligenti e smart grid grazie alle quali Audi e-tron diventi un punto nodale di condivisione energetica anziché un semplice terminale ricettivo.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2025, tutti i siti produttivi Audi dovranno virare verso una gestione carbon neutral. Pioniere a tal proposito è lo stabilimento di Bruxelles. L’impianto belga, dove dal 2018 viene realizzata Audi e-tron, è il primo sito al mondo con certificazione carbon neutral nel segmento Premium. Sin dal 2012 il sito utilizza energie rinnovabili (al 95%) o ricorre alla compensazione tramite progetti ambientali (al 5%) per le attività produttive e per la riduzione delle emissioni. L’azienda evita così d’immettere nell’atmosfera circa 40mila tonnellate di CO2 all’anno. Entro il 2025, tutti gli stabilimenti Audi dovranno operare in regime carbon neutral.

Audi e Volkswagen sviluppano molteplici progetti per la gestione delle batterie ad alto voltaggio usate. Sebbene, dopo anni d’utilizzo, gli accumulatori vedano ridursi parte delle prestazioni e della capacità, restano comunque adatti per un uso stazionario. Tra le molteplici possibilità in tal senso, Audi sta testando due iniziative pilota: l’impiego nei carrelli elevatori e nelle trattrici all’interno dello storico stabilimento di Ingolstadt e l’utilizzo delle batterie come accumulatori stazionari in un campus universitario a Berlino. In aggiunta, grazie alla cooperazione strategica con il partner belga Umicore, specialista nel riciclo dei materiali, è stato definito un ciclo chiuso per alcune parti degli accumulatori, così da recuperare e riutilizzare elementi di pregio quali cobalto e nickel.

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