Finalmente assistiamo alla presentazione, e al futuro lancio, di una berlina station wagon elettrica: è l‘Audi A6 Avant e-tron concept, che si fa largo in grande, grandissimo stile in questo mondo di SUV elettrici. Una rivoluzione per Audi, e non parlo né di piattaforme né di propulsione: con la A6 Avant e-tron concept, e già prima con la A6 e-tron concept, Audi ha finalmente dimostrato di aver trovato una sua nuova strada, con un design che rinuncia alle forme spigolose e squadrate degli ultimi tempi, in favore di qualcosa di più premium ed elegante.
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Audi A6 Avant e-tron concept è stata svelata in occasione dell’Annual Press Conference del 2022, anche se nei piani dell’azienda tedesca c’era l’intenzione di mostrarla al Salone di Ginevra, che come sappiamo è stato annullato. Come la versione sedan sorge sulla piattaforma PPE (Premium Platform Electric) destinata ai modelli elettrici di fascia alta del gruppo Volkswagen, e abbina per la prima volta la trazione a batterie alla carrozzeria station wagon.
Audi A6 Avant e-tron concept: non sarà troppo diversa
Il modello definitivo, che debutterà nel 2023, non dovrebbe essere troppo diverso, e spero di non essermi fatto troppe illusioni. Ma mi baso su come Audi ci ha abituati negli ultimi tempi, considerando che anche Audi Q4 e-tron ha mantenuto un design quasi identico alla versione concept, tranne per qualche accortezza. Le dimensioni sono notevoli: la A6 Avant e-tron è lunga ben 4,96 metri, larga 1,96 e alta 1,44, ma quello che conta è che con lei il marchio sposa uno stile tutto nuovo.
Partiamo da quello che viene mantenuto: la berlina mantiene infatti alcuni elementi tipici della gamma e-tron, come la calandra “single frame” chiusa, o i gruppi ottici posteriori uniti insieme da un unico fascione a LED. Ma per il resto, è tutto nuovo. O meglio, forse un ritorno al passato, con queste forme più morbide e levigate che sembrano richiamare alcune Audi dell’era pre-De Silva, quanto meno per l’aspetto generale più sinuoso.
Partiamo dall’anteriore. La stessa calandra già citata risulta meno sproporzionata rispetto a prima, più aggraziata e con una trama tridimensionale piacevole. L’aspetto del paraurti è visivamente allargato per merito di due elementi: prima di tutto, le prese d’aria laterali, infossate nella carrozzeria e colorate di nero; e poi i fari, molto sottili e larghi e con una trama nuova, a “T”, con tecnologia matrix LED piuttosto elaborata. Infine, le nervature del cofano, tutte spostate di lato per lasciare la superficie quasi interamente pulita, e che sembrano partire dai montanti anteriori per poi restringersi, curvare verso il centro.
Il profilo è snello e slanciato, decisamente lontano dalle forme appesantite dei SUV, anche questa volta grazie ad alcune scelte stilistiche efficaci. Non si può parlare di minimalismo con Audi A6 Avant e-tron concept, ma nemmeno di esagerazione. Il design punta a mettere gli elementi giusti al punto giusto, con una buona dose di ricercatezza. Ecco quindi che la fiancata, le portiere sono bombate nella parte superiore, convesse in quella posteriore. I cerchi sono enormi (22”) e, insieme al tetto che curva quasi a voler (molto) timidamente richiamare una forma coupé, rendono l’aspetto molto dinamico, anche grazie allo spoiler piuttosto evidente. Infine, il lunotto posteriore inclinato che bruscamente rientra all’interno della carrozzeria, anch’esso elemento di dinamismo.
La parte posteriore è quella che cambia di più, nulla a che vedere né con le altre e-tron, né tantomeno con la gamma A6 attuale. Un’unica grande fascia, con sfondo brunito e trama particolare, di cui fa parte anche lo stesso logo Audi. Tutto gode della tecnologia OLED con molteplici firme luminose che possono essere scelte e continuamente personalizzate dai proprietari. La parte centrale è come detto incavata, mentre il paraurti ha un design movimentato, con due grosse prese d’aria sottolineate da una cromatura argentata.
A livello progettuale, tutto quello che ho descritto è stato fortemente voluto per arrivare a un cx aerodinamico di 0,24, praticamente un record per una wagon, e non distante dal valore di 0,22 sulla Audi A6 e-tron concept sedan. Non mancano poi gli specchietti retrovisori digitali, di derivazione e-tron e e-tron Sportback e che sicuramente, proprio come avvenuto per i due SUV, vedremo anche sulla versione definitiva. Ecco, forse su questo punto potrei avere un po’ da ridire in quanto è una soluzione che trovo poco pratica, ma qui si tratta di me.
Meglio del cinema
Anche se il design è totalmente cambiato, è evidente che ci si trova di fronte a una vettura di Ingolstadt. Tanto più se andiamo a guardare la parte tecnologica. I proiettori si affidano alle tecnologie Matrix LED e OLED, e i LED sono presenti anche sulle fiancate grazie a dei piccoli proiettori, in totale 3, che all’apertura delle portiere accolgono gli occupanti con tante animazioni luminose. Ma hanno anche una funzione di sicurezza, per esempio sono in grado di avvertire ciclisti e pedoni in arrivo quando si stanno per aprire le portiere.
Oltre a questo, i matrix LED anteriori, quando la vettura è parcheggiata di fronte a una parte durante una ricarica, possono proiettare sul muro un videogioco sviluppato appositamente per l’Aaudi A6 Avant e-tron concept che si comanda usando come joistick il proprio smartphone. Una soluzione simile a Tesla, ma in una chiave diversa.
A6 o RS6?
Come detto, Audi A6 Avant e-tron concept sorge sulla piattaforma PPE sviluppata con Porsche, e caratterizzata dalla batteria in configurazione “Skateboard”, quindi piatta, e dalla possibilità di avere o trazione posteriore o trazione integrale.
Il modulo batteria è collocato tra gli assali, e in Audi A6 Avant e-tron concept ha una capacità nominale di 100 kWh. Per ottenere questo, Audi sfrutta l’ampiezza del pianale che per la prima volta permette di usare una sola piattaforma sia per vetture a “pianale alto”, quindi con generosa altezza da terra, sia anche vetture basse di baricentro, che quindi hanno un comportamento alla guida più piacevole, almeno secondo me.
Per quanto riguarda Audi A6 Avant e-tron concept, la trazione integrale quattro è una delle configurazioni prevista e sfrutta due motori elettrici, uno per assale. La versione “mono propulsione”, con un unico motore sul retrotreno, sarà quella che invece massimizzerà l’efficienza e l’autonomia, in maniera analoga a quanto avviene sulla maggior parte delle elettriche in circolazione.
Le prestazioni comunque, per quanto riguarda la versione con due motori, sono notevoli: i due motori elettrici assicurano una potenza massima di 476 CV e 800 N/m, tanto che in questo caso non bisogna tanto paragonare la vettura a una A6 tradizionale, quanto alle sue versioni sportive, a metà tra la S6 con il suo 3.0 V6 da 349 CV e la potentissima e tamarrissima RS6 con il V8 da 600 CV. L’elettrica però ha dalla sua un maggiore comfort, con un sistema ammortizzatori all’avanguardia: all’avantreno lo schematismo è a cinque bracci, al retrotreno la configurazione è multi link, mentre le sospensioni sono di tipo pneumatico adattivo.
700 km di autonomia
Audi A6 Avant e-tron punta a una ricarica ulta-veloce, grazie al sistema di tensione nominale da 800 Volt ereditato dalla e-tron GT e dalla “cugina” Taycan, che permette una potenza di ricarica massima in corrente continua di 270 kW, che permette di recuperare 300 km di autonomia in 10 minuti, e di recuperare l’80% in 25.
L’autonomia totale dichiarata con singola carica è invece di 700 km, valori più alti anche della BMW i4 e paragonabili a Mercedes EQS, Tesla Model S e Model X, e Lucid Air negli allestimenti d’ingresso.
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