Alfa Romeo ha avviato ufficialmente quella che chiama “la metamorfosi“, la quale comincia dalla nuova Alfa Tonale. Nuova come modello di serie, ma un nome entrato nel cuore di tutti alcuni anni fa, quando fu presentata come concept car al Salone di Ginevra 2019. Il modello di serie è molto simile al prototipo, ma la vera innovazione sta nel cuore: la Tonale è la prima vettura solo ibrida del Biscione, e dispone di una dotazione tecnologica, multimediale e ADAS, mai vista prima, che introduce per esempio gli aggiornamenti OTA, una superficie di display totale da 22,5 pollici e la guida autonoma di livello 2.
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L’Alfa Tonale sarà disponibile agli ordini a partire dal mese di aprile 2022, mentre il 4 giugno arriverà nelle concessionarie. All’inizio sarà disponibile solo l’edizione di lancio, a cui seguiranno gli allestimenti “Super” e “Ti”, secondo la nuova divisione di gamma di Alfa Romeo vista anche su Stelvio e Giulia. Non sono ancora stati svelati i prezzi.
Alfa Tonale riunisce l’intera storia di Alfa Romeo
Tutta l’esperienza e il vissuto di un’azienda in un SUV compatto, che per Alfa è importantissimo visto che dovrà competere con vetture molto apprezzate quali Volvo XC40 e BMW X1. In 4 metri e mezzo di lunghezza, 1,8 di larghezza e 1,6 di altezza sono contenuti oltre 100 anni di storia, espressi nei classici cerchi a 5 fori, nel quadro strumenti “a cannocchiale”, nel volante a tre razze, nell’immancabile scudetto, nei fari a sinusoide. Tutti elementi del passato, tutti interamente rivisitate.
Nell’Alfa Tonale ci sono stilemi che sono diventati iconici, come la “GT Line” che dal posteriore arriva al proiettore anteriore e rievoca le forme della Giulia GT, e si alterna con volumi pieni ed eleganti che invece omaggiano la 8C Competizione. I fari pur così moderni nella texture LED ondulata e sviluppata in orizzontale, sono anch’essi un ritorno al passato: un blocco rettangolare, che richiama il design delle Alfa Romeo da fine anni Settanta a metà anni Novanta, e in particolare la SZ Zagato o la concept Proteo. Il LED a tre onde era tipico della Tonale Concept, e qui è ripreso con un’estetica leggermente più squadrata, e più spessa.
La tecnologia dei fari è Full-LED Adaptive Matrix, mentre i tre moduli sviluppati insieme a Marelli compongono un’estetica unica, arricchiti dall’indicatore di direzione dinamico e dal dispositivo “Welcome and Goodbye“, funzione che si attiva ogni volta che si apre e chiude la vettura. Altri elementi che fanno da preludio alla sofisticata dotazione tecnologica dell’Alfa Tonale sono l’Adaptive Driving Beam, che regola continuamente i fari anabbaglianti in base a velocità e condizioni di guida; e la Glare-Free High Beam Segmented Technology, in grado di rilevare il traffico frontale e nel senso opposto in modo da non abbagliare le altre auto.
Al posteriore ritroviamo gli stessi elementi stilistici anteriori, ma qui ancora di più è tutto incentrato sui gruppi ottici ondulati connessi al centro, dove c’è il logo Alfa. Oltre a questo, l’aspetto è dinamico e bombato, mentre sul portellone l’unico altro elemento presente è la scritta Tonale in corsivo (anche questo un ritorno al passato). Ancora omaggio alla 8C Competizione il lunotto tondo e avvolgente. I cerchi, si diceva, sono un altro elemento iconico qui rivisitato, e in particolare sono la reinterpretazione degli anni 2020 del classico “Disco telefonico” tipico di tutte le vetture, qui più grande e arricchito anche da elementi orizzontali e netti.
Interni digitali
Gli esterni omaggiano decenni di design italiano, mentre gli interni si ispirano dichiaratamente alla storia di Alfa Romeo nel mondo delle corse, ma sono in ogni caso concepiti mettendo il conducente al centro, grazie ai comandi sempre facili da raggiungere. Una cura identica è riservata anche agli altri ospiti nell’abitacolo, per un ambiente generale disegnato in funzione dell’uomo e caratterizzato da una grande qualità.
Spicca all’interno il cruscotto “a cannocchiale”, elemento iconico del marchio ma ancora una volta reso moderno perché interamente costituito da uno schermo digitale da 12,3 pollici. Subito di fianco, al centro e in rapporto di forma 21:9, il display touch centrale da 10,25 pollici, per una superficie totale digitale di 22,5 pollici, la più grande mai vista su una vettura di questo tipo.
Ho riconosciuto subito la familiarità del nuovo infotainment con quello della mia Fiat 500e: come quello del Lingotto, il nuovo sistema operativo è facile e intuitivo da usare, fluido e basato su Android che permette una grande personalizzazione e aggiornamenti OTA. Altri fiori all’occhiello del nuovo software, che in Stellantis hanno completamente riscritto, è la compatibilità sempre wireless con Apple CarPlay e Android Auto, e la possibilità di trasferire molte funzioni, come il navigatore, nel cluster dietro il volante per una migliore visibilità. Infine, l’OS integra nativamente Alexa, e quindi anche la domotica domestica per una gestione completa e sicura, grazie ai comandi vocali, sia dell’auto, che della casa.
Ancora, grazie al “Secure Delivery Service”, il conducente può scegliere l’Alfa Tonale come luogo di consegna dei pacchi in arrivo, sbloccando le porte e consentendo al corriere di depositarli all’interno dell’auto. Questo è naturalmente possibile grazie alla compatibilità con l’app My Connect Alfa, che permette di gestire l’auto da remoto.
Sicurezza
La tecnologia è però prima di tutto al servizio di comfort e sicurezza.
L’Alfa Tonale dispone di guida autonoma di livello due, con nuovi sistemi quali:
⪧ IACC (Intelligent Adaptive Cruise Control);
⪧ Lane Centering;
⪧ Traffic Jam Assist per la regolazione automatica di velocità e traiettoria;
⪧ Autonomous Emergency Braking;
⪧ Blind Sport Detection, che rileva gli angoli ciechi posteriori;
⪧ Rear Cross Path Detection, che individua i veicoli in avvicinamento laterale quando si fa retromarcia.
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L’ibrida di Pomigliano
La nuova Alfa Tonale sarà prodotta nello stabilimento di Pomigliano, insieme alle lontane cugine Jeep Compass e Renegade, con cui condivide in parte le motorizzazioni. Il SUV milanese infatti nasce solamente ibrido, su due livelli. Si parte da quello che in Alfa chiamano “Hybrid”, e che indica l’ibridazione leggera: con lei esordisce infatti il motore Hybrid VGT da 160 CV, inedito ed esclusivo per l’azienda di Arese, costituito da un 1.5 benzina con turbo a geometria variabile e cambio automatico doppia frizione a sette marce, su cui si inserisce il motore elettrico P2 48 Volt da 15 kW e 55 N/m in grado di trasmettere moto alle ruote anche a motore termico spento: ciò permette alla Tonale di muoversi silenziosamente all’accensione, in fase di frenata e durante il parcheggio, nonché quando veleggia. Lo stesso motore è disponibile anche con potenza di 130 CV, sempre con cambio automatico a 7 rapporti e che di fatto costituisce l’ingresso nella gamma Tonale.
L’elettrificazione più spinta si ha però nell’Alfa Tonale Plug-in Hybrid Q4, che brevetta una trazione integrale elettrificata simile a quanto visto con le Jeep 4xe, ma qui aumentata di potenza fino a 275 CV, per non puntare all’offroad quanto alla guida dinamica e da brividi. Questa è l’Alfa Tonale più potente, con accelerazione 0-100 in 6,2 secondi e autonomia in modalità solo elettrica fino a 80 km nel ciclo cittadino, e 60 nel ciclo combinato WLTP.
Presente anche un motore diesel 1.6 da 130 CV e 320 N/m di coppia, abbinato a un cambio automatico doppia frizione a 6 marce. Come i due motori mild hybrid, la trazione qui è solo anteriore.
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