Debutta ufficialmente la nuova Alfa Romeo Milano, elettrica o ibrida con design elaborato e potenza fino a 240 CV a partire da 29.900 €
Molto chiacchierata, alla fine l’Alfa Romeo Milano è arrivata. Il ritorno del marchio nel segmento B, ma stavolta in chiave più crossover e in elettrico, il primo modello elettrico in serie di Alfa Romeo e il secondo in assoluto, dopo la 33 Stradale.
Basato sulla piattaforma e-CMP II, come le cugine Fiat/Abarth 600 e Jeep Avenger, è il secondo di loro ad evolvere la piattaforma includendo una potenza di 240 CV, per sottolineare la vocazione sportiva data anche dal fatto che il team di sviluppo è lo stesso che c’è dietro l’amata Giulia GTA. Ma l’auto è disponibile anche in motorizzazione Hybrid, per accompagnare il marchio e i mercati nel processo di transizione.
La prima a debuttare sarà la Milano Speciale, in versione sia ibrida da 29.900 € sia elettrica a partire da 39.500 €. Entrambe sono proposte anche a 200 € al mese.
Alfa Romeo Milano: moderna con tocchi anni ’30
Lunga 4,17 metri, una larghezza di 1,78 metri e un’altezza di 1,50 metri, il design dell’Alfa Romeo Milano ancor più della Tonale rievoca alcuni degli elementi tipici del marchio, a partire dalla classica griglia “Trilobo” anteriore, al centro della quale spicca lo stemma Visconti Biscione, a sottolineare il legame stretto con la capitale lombarda. Tuttavia, il logo è stato spostato sul cofano, appena sopra la griglia, e non è a colori ma in nero e grigio.
Sul classico trilobo, o scudetto, la versione elettrica prevede il biscione in grandi dimensioni; quella ibrida, che ha la griglia in quanto prevede un motore termico, campeggia la scritta Alfa Romeo, come le vetture del marchio degli anni Trenta e Quaranta.
Altrettanto distintivi sono i fari a forma di C, che abbracciano quasi l’intera parte anteriore e presentano una firma luminosa segmentata molto diversa da quella della Giulia, Stelvio e Tonale, una vera novità.
Il frontale così elaborato contrasta quasi con i fianchi puliti e sinuosi, con la linea del tetto che si innalza dalla metà della portiera posteriore per aggiungere dinamismo. Il tetto, d’altro canto, è parallelo al suolo e sembra quasi appoggiarsi all’auto, grazie al colore della carrozzeria contrastante, di serie sulle versioni di lancio ma sicuramente optional sulle future versioni d’ingresso, e ai profili delle porte grigi.
Il posteriore è arretrato, con la ormai immancabile striscia luminosa che percorre il portellone e richiama il concetto di posteriore troncato tipico delle Alfa Zagato del passato. Un finestrino particolarmente inclinato, che rende le linee della Milano eleganti senza sacrificare la capacità di carico, mentre la maniglia posteriore integrata nel montante richiama le Alfa anni Novanta, come la 156 o la 147.
Gli interni
Gli interni della Milano sono quelli più personali tra tutte le auto su questa piattaforma, più vicini a quelle di Giulia e Tonale. In particolare, torna il Cannocchiale visto sulla Tonale, con schermo da 10,25” in alta definizione. Al centro l’infotainment, sempre da 10,25” e rivolto verso il conducente, in una posizione più bassa rispetto al solito, tra le bocchette dell’aria che presentano, di nuovo, il logo Alfa, e i pulsanti fisici per gestire il condizionatore.
Il software è nuovo e presenta un’interfaccia basata su widget, icone che possono essere spostate a piacere per creare schermate facili da leggere. I sedili sportivi Sabelt con generosi pannelli laterali appartengono alla versione più potente dell’Alfa Romeo Milano, caratterizzata dalla presenza di abbondante Alcantara e altri elementi che ne sottolineano il carattere sportivo.
Il tunnel centrale non è a due livelli e ospita alcuni pulsanti, tutti fisici, tra cui quello per l’avviamento/arresto, il selettore del cambio e le modalità di guida. Sotto i comandi del clima si trova la base per la ricarica wireless degli smartphone, che possono anche essere collegati senza fili al sistema di infotainment per sfruttare Android Auto e Apple CarPlay.
In termini di spazio, i 4,17 metri dell’Alfa Romeo Milano potrebbero dare l’impressione di un’abitabilità sacrificata, ma non è così. In realtà, i designer hanno sfruttato bene gli spazi, soprattutto per quanto riguarda la capacità del bagagliaio di 400 litri quando si viaggia con 5 persone.
Inoltre, unica del gruppo, c’è anche un “frunk”, un vano nel cofano anteriore dove è possibile riporre piccoli oggetti o il cavo di ricarica.
Elettrica o ibrida?
Passando alle motorizzazioni, elettrica o ibrida, come tutte le altre. Ma anche qui, alcune differenze rispetto alle altre, che evidenzia il posizionamento premium del marchio: è infatti dotata del motore elettrico da 240 CV, come quello annunciato su Abarth 600 e sulla futura Lancia Ypsilon HF, sempre a trazione anteriore. A lui si abbina la batteria da 54 kWh, oltre a un differenziale autobloccante meccanico, un rapporto più diretto dello sterzo, carreggiata ampia con barre antirollio anteriori e posteriori specifiche, sospensioni sportive, sistema di frenata dedicato e migliorato, cerchi in lega da 20 pollici.
L’altra elettrica è quella più tranquilla, la “solita” da 156 CV sempre con batteria da 54 kWh e autonomia di 400 km. La ricarica in DC è fino a 100 kW, per passare dal 10 all’80% in meno di 30 minuti. C’è il pacchetto Be Charged Anywhere, Anytime che include il navigatore connesso che pianifica automaticamente le soste di ricarica, la Wallbox di Free2Move Charge e l’Alfa Romeo e-Card, che consente di ricaricare l’auto in tutta Europa presso i punti di ricarica pubblici.
L’Alfa Romeo Milano ibrida è dotata di un ibrido leggero da 136 CV 1.2 litri con una batteria lorda da 900 Wh, abbinato a trazione anteriore o integrale, in grado di muovere l’auto completamente in elettrico per qualche km. La trazione integrale include un secondo motore elettrico da 21 kW sull’asse posteriore. Ci sono diversi modalità di guida: Q4, con trazione integrale sempre impegnata, fino a un massimo di 30 km/h, mentre fino a 90 km/h il sistema decide se e quando guidare l’asse posteriore. Oltre quel punto, utilizza solo la trazione anteriore.
Fonte: Comunicato Stampa Alfa Romeo
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