La nuova Ford Capri elettrica vivrà una vita tranquilla o avrà da temere reazioni da parte del governo italiano? Il nocciolo della questione è nella normativa “Italian Sounding, tocca anche il settore automobilistico.
Ne ha fatto le spese nei mesi scorsi Alfa Romeo, costretta a cambiare il nome del suo nuovo SUV da Alfa Romeo Milano a Alfa Romeo Junior con un spesa non indifferente, considerando l’investimento in promozione nel nome originale.
La Ford Capri potrebbe essere la prossima vittima di questa normativa? Nonostante manchino decisioni ufficiali, l’attenzione del ministero si è già focalizzata su questo modello, anche se non sono ancora pervenute richieste di chiarimento.
Dear American friends,
here’s a little help if you need it… pic.twitter.com/ey8rOcAmju— Alfa Romeo (@alfa_romeo) July 11, 2024
Nel frattempo, Alfa Romeo ha colto l’occasione per lanciare una frecciata ironica alla Ford tramite un post su Twitter. Alludendo alla possibile controversia sul nome Capri, Alfa Romeo ha suggerito di spiegare che non si riferisce all’isola italiana, bensì a un piccolo villaggio sudafricano nei pressi di Cape Town, anch’esso chiamato Capri. Per maggiore chiarezza, hanno persino fornito le coordinate geografiche di questo luogo mentre noi l’abbiamo cercato su Google Maps.
Questo tentativo di affrontare la questione con umorismo potrebbe aiutare Ford a mantenere il nome Capri per il suo modello, prodotto nello stabilimento tedesco di Colonia.
Tutto bene? Forse si forse no. Eppure le case stesse sono molto attente a proteggere i propri marchi, come nel fortunato caso della Fiat Panda che si sarebbe chiamata Jingo, se non ci fosse stato l’intervento di Renault a protezione del nome Twingo. Chissà, non è escluso che un cambio di nome alla nuova Ford Capri, che per inciso non assomiglia quasi per nulla a quella originale, potrà portarle fortuna.