Alfa Pininfarina 2ettottanta

Alfa Pininfarina 2ettottanta in mostra a Milano AutoClassica 2020

Stupenda!

Il 2020 è un anno importante per Pininfarina, ad oggi il più celebre atelier di design automobilistico in Italia, perché festeggia 90 anni dalla sua fondazione. Un evento molto celebrato a Milano Autoclassica 2020, fiera nella quale in questi giorni sono molti i modelli (di vari marchi) e i prototipi realizzati in questi 90 anni da Pininfarina. Uno dei più belli in anni recenti è sicuramente l’Alfa Pininfarina 2ettottanta, un’espressione di design tra citazioni e dichiarazioni di potenza.

Alfa Pininfarina 2ettottanta: una Spider per celebrare Alfa e Pininfarina

L’Alfa Pininfarina 2ettottanta è un concept presentato al Salone di Ginevra del 2010, per celebrare quindi gli 80 anni di attività di Pininfarina (nonché i 100 di Alfa Romeo) da cui appunto il nome 2ettottanta. La prima parte del nome della concept car, invece, richiama i modelli che va a sostituire e ai quali si ispira, ovvero le Alfa Romeo Spider prodotte a partire dal 1964 e note come Duetto.

La vettura deriva dall’Alfa Romeo Spider del 2006, la cui produzione terminò lo stesso anno della presentazione della 2ettottanta, e che era a sua volta la versione a tetto scoperto dell’Alfa Romeo Brera. Quindi questo concept mantiene tutta la meccanica dell’auto da cui deriva: un motore montato in posizione longitudinale e in grado di erogare 200CV, con il tunnel centrale che ospita il selettore noto come Alfa DNA e che permette di cambiare l’assetto del mezzo scegliendo tra Dynamic, Normal e All Weather.

Alfa Pininfarnia 2ettottanta: che design!

Alfa Pininfarina 2ettottanta

Quindi, Pininfarina mantiene il buon lavoro meccanico della Spider focalizzandosi solo sull’estetica. In effetti, la cura del design di questo concept è davvero magistrale. Il frontale è molto avanguardistico, e anticipa gli stilemi che stiamo vedendo sulle vetture in uscita in questo periodo: fari a LED sottili, e una linea senza troppi fronzoli che crea il suo movimento unicamente dai giochi luci-ombre, dati dalla rientranza della carrozzeria che crea anche le prese d’aria alle estremità. Lo scudetto Alfa è molto piccolo, così come piccolo e molto interno rispetto alla carrozzeria è il cofano del motore. Di dimensioni non generose è anche il parabrezza.

Alfa Pininfarina 2ettottanta

Anche di profilo sono pochi i fronzoli: l’unico movimento è infatti dato dalla nervatura che parte dal passaruota anteriore e arriva in quello posteriore, mentre piccoli ed eleganti sono gli specchietti retrovisori. A sottolineare la natura spider della vettura è il fatto che le portiere sono prive di maniglia. I cerchi, invece, sono i classici Alfa, con i cinque grandi anelli, in questo caso però spezzati e “aperti”.

Alfa Pininfarina 2ettottanta

Il posteriore riprende il frontale: il disegno del gruppo ottico del retro dell’Alfa Pininfarina 2ettottanta è infatti lo stesso della parte anteriore, così come una forma molto simile a tutta la facciata posteriore, in cui l’unico elemento di contrasto è il logo Alfa Romeo messo in posizione in centrale. Per il resto l’attenzione è catturata dalle due prese d’aria sul baule, davanti alle quali si trovano i sedili.

Alfa Pininfarina 2ettottanta

Anche gli interni sono molto curati, e anzi sono davvero stupendi, da fare invidia a molte auto di adesso, uscite a 10 anni di distanza. Il volante, in particolare, è perfetto, con il suo design concavo, e le sue tre punte perfettamente cromate. Il cruscotto è piccolo e tutto orientato verso chi guida, ed è realizzato tutto in nero lucido a contrasto con il rosso del contagiri e del contachilometri, nonché dei tre cerchi più verso il centro. Il contrasto, però, si crea anche con l’ecopelle bianca che si trova su tutta la plancia e sui pannelli porta; e con la crematura della leva del cambio e degli altri elementi del tunnel centrale. Un vero peccato che questo gioiellino del design sia rimasto solo un concept, anche se sicuramente ha dato ispirazione per le Alfa Romeo anche attuali (e non solo).

 

 

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