Sono ripartiti i Volvo Studio Talk, nuovi eventi promossi da Volvo in tutti e 5 i Volvo Studio esistenti di Milano (dove è stato realizzato il primo), Stoccolma, New York, Tokyo e Varsavia, ovvero delle conversazioni sui diversi valori alla base della filosofia e dell’etica di Volvo. A Milano, che per l’azienda svedese è la città degli esperimenti, si è deciso di partire con A Million More, ovvero sugli obiettivi di Volvo per quanto riguarda la sicurezza in strada sia di chi sta dentro la macchina, sia di chi sta fuori.
A Million More: Volvo cambia, ma punta sempre alla sicurezza
L’azienda svedese ha cambiato diverse proprietà nel corso del tempo, da Volvo Group a Ford Motor Company a Geely in anni recenti. Ma l’obiettivo principale dell’azienda è sempre rimasto quello della sicurezza, ed è su quello che ha continuato e continua a voler innovare. Ne è un esempio l’introduzione della cintura di sicurezza a tre punti, nel 1959, che oggi è comune su tutte le autovetture, ma che al tempo suscitò non poche polemiche, tanto che il New York Times definì la scelta della casa svedese come una privazione della libertà umana.
Più recenti sono gli esempi di E.V.A., sigla di Equal Vehicles for All, con cui Volvo ha voluto concentrarsi su una sicurezza delle autovetture sia per gli uomini che per le donne, dal momento che sono due corporature diverse che hanno bisogno quindi di sistemi leggermente diversi. Oppure, la recente decisione di voler limitare tutte le vetture della sua gamma a una velocità massima di 180 km/h, scelta esclusiva per le sole Volvo e non naturalmente per le Polestar, che ha nuovamente fatto nascere polemiche. Limitatore che può essere anche aumentato con il sistema Care Key, che permette di bloccare il limite di velocità a 130 o 110 o anche meno quando si dà la propria Volvo in mano ai propri figli o a un guidatore meno esperto.
Sempre tipica di Volvo è l’attenzione alla sicurezza dei bambini, e fu un ingegnere di Volvo che, ispirato dai viaggi della NASA nello spazio, sperimentò il seggiolino da posizionare in senso opposto a quello di marcia, per garantire un impatto meno violento in caso di incidente ai neonati. E non a caso viene chiamato ancora “modello svedese”.
A Million More: la sicurezza è una responsabilità di tutti
È evidente come l’attenzione alla sicurezza nell’azienda di Göteborg sia un pallino fisso, che spesso la mette “in ridicolo” agli occhi dell’opinione pubblica con scelte che però, almeno finora, si sono rivelate molto sagge. La sola introduzione della cintura di sicurezza a tre punti, che tiene l’individuo incollato al sedile in caso di sinistro, ha permesso di salvare, secondo i dati, un milione di vite umane. Per questo, il nome scelto per l’evento è “A Million more”: cosa è possibile fare per salvare un altro milione di vite?
In questo contesto, Volvo ha colto l’occasione per fare “il sunto della situazione”, parlando delle recenti introduzioni ma sopratutto delle nuove tecnologie in ambito ADAS che saranno introdotte sulla prossima generazione di veicoli Volvo, in arrivo a partire dal 2021. Volvo ha intenzione di installare sulle sue vetture nuovi sistemi di monitoraggio alla guida che intervengano in soccorso al guidatore in diverse fasi, e riconoscano lo stato più o meno grave di alterazione psicofisica del conducente. Si parte quindi dai classici suoni di avviso per “svegliare” il conducente distratto, fino alla presa totale di controllo del sistema che, sfruttando sensori e telecamere esterne, lentamente passerà da una corsia all’altra fino ad arrivare all’area di sosta più vicina e fermare completamente l’auto. Una soluzione, quest’ultima, che occupa i casi più estremi e, si spera, più rari, ma che viene in soccorso in caso, per esempio, di malore alla guida, situazione per cui il conducente non è più in grado di controllare il veicolo. Questa soluzione tecnologica ha quindi il compito di evitare l’altrimenti inevitabile incidente causato da un’auto abbandonata a sé stessa, mettendo in sicurezza gli altri guidatori e il conducente stesso della vettura.
Altri accorgimenti raccontati all’evento A Million more riguardano l’implementazione di nuovi sensori, alcuni dei quali già annunciati con la Concept Car Volvo 360C, che avvicinino sempre di più le vetture alla guida autonoma livello 5, con possibilità appunto di riconoscimento di pedoni che scendono improvvisamente dal marciapiede, di brusche manovre dei ciclisti, oltre a poter richiamare l’auto parcheggiata tramite applicazione. Ad ogni modo, le Volvo attuali e quelle in arrivo sono già in grado di riconoscere ciclisti, pedoni, oggetti di movimento rapido e agire più in fretta dei riflessi umani.
Naturalmente, l’implementazione dei nuovi ADAS di cui si è parlato all’evento A Million More non significano una riduzione della responsabilità del conducente. Volvo mette sempre al centro l’individuo, che rimane protagonista della guida e non deve recepire queste innovazioni tecnologiche come una possibilità di rilassarsi in toto mentre è in strada. Sono sistemi che vengono in aiuto ai classici errori umani, che sono pensati sia per la guida autonoma sia per il sempre più vicino futuro di convivenza tra auto autonome e auto tradizionali a guida “umana”.
A Million More: l’esperimento di Volvo Olanda
La focalizzazione sulla sicurezza di cui si è parlato ad A Million More vede anche una sperimentazione diversa tra diversi paesi. Molto interessante è l’esperimento realizzato dalla filiale olandese dell’azienda di Göteborg. Basata sul dato che vede, in Olanda, oltre 17.000 decessi per arresto cardiaco, Volvo Olanda ha deciso di implementare un dispositivo di sicurezza su tutte le vetture importate nel Paese in grado di ricevere le chiamate di emergenza, facendo in modo che i volvisti possano volontariamente soccorrere il ferito, accorrendo sul luogo e chiamando l’ambulanza. L’esperimento pare stia dando i suoi frutti, e ha permesso di salvare 200 vite umane in appena due settimanel
A Million More: un evento aperto al pubblico
L’evento A Million More ha visto anche una dimostrazione effettiva dei danni causati dagli incidenti e dalle piccole distrazioni. Da un simulatore di guida in una campagna svedese in cui il “giocatore” era continuamente distratto da piccoli avvenimenti (cade una mela dal sacchetto della spesa; spunta un animale o un altro ostacolo) all’Elephant’s Scale, una particolare bilancia che mostra l’impressionante aumento di peso dell’individuo all’aumentare della velocità.
Tutti questi dati, e le simulazioni provate all’evento a porte chiuse possono essere provate in prima persona dai curiosi: fino al 17 Ottobre 2020 A Million More è anche un evento aperto al pubblico, previa registrazione sul sito ufficiale.