ricarica elettrica

Il 50% delle auto elettriche sono immatricolate dai concessionari

Federauto denuncia l’impatto del Green Deal Automotive sui concessionari italiani, tra multe ai costruttori e stock di auto elettriche invendute

I concessionari italiani stanno affrontando una situazione di crescente difficoltà a causa delle normative imposte dal Green Deal Automotive dell’Unione Europea. La politica di decarbonizzazione, basata sul criterio “Tank-to-Wheel” (TTW), misura le emissioni direttamente al tubo di scarico, vincolando i costruttori a ridurre drasticamente le emissioni di CO2.

Questo ha portato a un obbligo di produrre sempre più auto elettriche (EV), spesso poco apprezzate dai consumatori italiani. Il presidente di Federauto, Massimo Artusi, ha lanciato l’allarme durante la Conferenza di Sistema Confcommercio 2024, denunciando come queste politiche stiano mettendo in difficoltà l’intera catena distributiva.

Auto elettriche non volute: più del 50% sono immatricolate dai concessionari

Uno dei problemi principali sollevati da Artusi riguarda le pesanti sanzioni che scatteranno per i costruttori fuori target nelle emissioni di CO2 entro il 2025. Queste multe costringono i car-maker a spingere la produzione di veicoli elettrici che, tuttavia, il mercato italiano fatica ad assorbire. Artusi sottolinea che oltre il 50% delle auto elettriche immatricolate sono in realtà gestite direttamente dai concessionari, che si ritrovano con ingenti stock di veicoli invenduti, con costi significativi legati all’obsolescenza e allo stoccaggio prolungato.

Un altro aspetto inquietante riguarda l’assegnazione forzata di veicoli non ordinati ai concessionari, che sono costretti a far fronte a ulteriori oneri finanziari senza la sicurezza di riuscire a vendere tali vetture. Questa pressione mina la stabilità finanziaria di molte concessionarie, che fino a oggi si sono mantenute in equilibrio, ma potrebbero non reggere a lungo queste dinamiche.

Rischio per i motori a combustione interna

Le prospettive per i concessionari non migliorano se si guarda al futuro delle auto con motore a combustione interna (ICE).

Per evitare le sanzioni legate alle emissioni di CO2, i costruttori stanno gradualmente riducendo la produzione di veicoli con motori tradizionali, che continuano a essere i più richiesti dal mercato.

Questa transizione forzata verso l’elettrico potrebbe causare una riduzione dei volumi di vendita, lasciando i concessionari con meno margine operativo. Di conseguenza, si prevede una crisi nel settore, con un calo delle immatricolazioni.

 

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